Cenni storici del Comune
La località di Galliate, citata come “ Gayà cum Galiono ” negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano, del 1346, come appartenente alla pieve di Varese, era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346). Nel 1538 Galliate venne infeudata a Egidio Bossi. Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti Galliate risultava tra le comunità censite nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 50-51). Dalle risposte ai 45 quesiti della II giunta del censimento dello stato di Milano emerge che Galliate era comune infeudato al marchese Bossi, al quale però non pagava diritti feudali.
La giustizia era amministrata dal giudice regio, residente a Varese, e dal giudice feudale, all’epoca Nicolao de Cristoforis. Il console presentava il suo ordinario giuramento alla banca criminale di Varese e una copia al podestà feudale. Gli ufficiali erano due reggenti eletti a voce, come risulta dalla scrittura fatta dal dottor De Cristoforis, e un console che veniva sostituito ogni mese, e avevano il compito di vigilare sulla giustizia dei pubblici riparti. Il cancelliere risiedeva nel territorio e conservava in casa le poche scritture esistenti. Lo stato delle anime abitanti nel paese era di 240 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3036, vol. D XVII, Como, pieve di Varese, [1], fasc. 13). comune di Galliate 1757 - 1797 Nel compartimento territoriale del 1757 Galliate risultava compreso nella pieve di Varese (editto 10 giugno 1757).
Il comune entrò nel 1786 a far parte della provincia di Gallarate, con le altre località della pieve di Varese, a seguito del compartimento territoriale della Lombardia austriaca, che divise il territorio lombardo in otto province (editto 26 settembre 1786 c). Nel 1791 i 26 comuni della pieve di Varese si trovavano inseriti nel distretto censuario XXXVI della provincia di Milano (Compartimento Lombardia, 1791). comune di Galliate 1798 - 1809 A seguito della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano (legge 6 germinale anno VI b) il comune di Galliate venne inserito nel distretto di Varese. Soppresso il dipartimento del Verbano (legge 15 fruttidoro anno VI c), con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Galliate rimase nel distretto di Varese che era stato collocato nel dipartimento dell’Olona. Con il compartimento territoriale del 1801 il comune fu spostato nel dipartimento del Lario, distretto II di Varese (legge 23 fiorile anno IX). Nel 1805 il comune di Galliate venne inserito nel cantone I di Varese, distretto II di Varese, del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 179 abitanti (decreto 8 giugno 1805 a). A seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809 b), in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo (progetto di concentrazione 1807, Lario), Galliate figurava, con 308 abitanti, comune aggregato al comune denominativo di Daverio, nel cantone I di Varese del distretto II di Varese. Con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario, Galliate era tra gli aggregati del comune di Daverio, nel cantone I di Varese del distretto II di Varese (decreto 30 luglio 1812). comune di Galliate 1816 - 1859 Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), il comune di Gagliate (Galliate) fu inserito nel distretto XVII di Varese. Gagliate, comune con convocato, fu confermato nel distretto XVII di Varese in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), Gagliate, comune con convocato generale e con una popolazione di 387 abitanti, fu inserito nel distretto XVI di Varese. comune di Galliate Lombardo 1859 - [1971] In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Galliate Lombardo con 413 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento I di Varese, circondario II di Varese, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 428 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1863 il comune mantenne la denominazione di Galliate e successivamente a tale data assunse la denominazione di Galliate Lombardo (R.D. 8 febbraio 1863, n. 1.192).
In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 451 (Censimento 1871); abitanti 532 (Censimento 1881); abitanti 509 (Censimento 1901); abitanti 456 (Censimento 1911); abitanti 452 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Varese della provincia di Como. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune venne aggregato alla provincia di Varese. Popolazione residente nel comune: abitanti 429 (Censimento 1931); abitanti 437 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Galliate Lombardo veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 431 (Censimento 1951); abitanti 429 (Censimento 1961); abitanti 445 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Galliate Lombardo aveva una superficie di ettari 370.
Storia della Parrocchia
GALLIATE LOMBARDO (Galliate Lombardo, VA) parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso sec. XVI - [1989] Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Gervaso e Protaso di Galliate è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Varese (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Varese.
Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Galliate è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Varese. Nel 1755, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Protaso e Grevaso di Galliate era costituito dal solo parroco; il popolo assommava a 252 anime complessive, di cui 160 comunicati (Visita Pozzobonelli, Pieve di Varese). Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Galliate possedeva fondi per 152.3 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 290 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Galliate assommava a lire 777.19.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Varese, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 765,80; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 512, compresi gli abitanti delle frazioni Gaglino [Gaglione], Gaggio, Camperio [Campaccio], Novajo [Novaglia], Prà [?], Vignetta; nel territorio parrocchiale esisteva l’oratorio di San Carlo; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la Pia unione delle Figlie di Maria e la Compagnia di San Luigi Gonzaga (Visita Ferrari, I, Pieve di Varese). Nel XIX e XX secolo, la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Galliate Lombardo è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Varese, nella regione III, nel 1951 è stata attribuita al vicariato foraneo di Azzate; con la revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese; con decreto 2 maggio 1974 dell’arcivescovo Giovanni Colombo fu aggregata al decanato di Azzate (decreto 2 maggio 1974) (RDMi 1974).